WRC: nel cuore del famoso logo blu ovale | Pirelli

WRC: nel cuore del famoso logo blu ovale

WRC: nel cuore del famoso logo blu ovale
WRC: nel cuore del famoso logo blu ovale

Il binomio Ford e rally equivale al binomio Ferrari e Formula 1

 

Se nel mondo del rally da sempre esiste una costante, questa è certamente il marchio Ford. Come la Formula 1 evoca immediatamente l'immagine di una Ferrari rossa, la parola ‘rally' è da sempre associata ad una Ford bianca e blu.

Tuttavia, dalla fine del 2012, per Ford le cose sono cambiate nel rally, perlomeno in maniera non ufficiale. A fronte di una situazione economica sempre più impegnativa, il produttore ha ritirato completamente il supporto della casa madre al Campionato Mondiale di Rally, anche se M-Sport, la società che gestisce il programma WRC di Ford dal 1997, ha mantenuto il nome.

Ciononostante, insieme a Sebastien Ogier, M-Sport si è aggiudicata il titolo mondiale piloti nel 2017 e nel 2018, oltre al titolo costruttori, sempre nel 2017. Sono state prestazioni insuperabili, ma quando Ogier ha lasciato la società alla fine del 2018, M-Sport si è ritrovata a dovere fare affidamento solamente sui propri talenti.

Elfyn Evans si è classificato quinto al campionato dello scorso anno (nonostante non abbia potuto partecipare a tre gare a causa di un infortunio alla schiena) e dopo che ha lasciato M-Sport per passare quest'anno alla Toyota, il team ha fatto di tutto per arruolare il finlandese Esapekka Lappi insieme al connazionale Teemu Suninen (che lo scorso marzo si è classificato in terza posizione all'ultimo giro del Rally del Messico WRC).

C'è incertezza su quando si potrà svolgere la prossima gara di rally, ma è molto improbabile che ciò possa avvenire prima dell'estate; ciò concede a M-Sport un bel po' di tempo per pensare a come risalire al comando e sconfiggere i rivali che gareggiano per la casa madre.

 

Davide e Golia 

 

E' la vera storia di Davide e Golia. Allo stato dei fatti la Fiesta è ancora in grado di gareggiare con auto prodotte da Toyota e Hyundai con allestimenti simili, anche se il budget utilizzato è notevolmente inferiore. Quest'anno a Monte Carlo M-Sport ha tagliato il traguardo del 250° rally consecutivo a punti FIA, un record iniziato 18 anni fa con Carlos Sainz.

Questo è il punto. Dal suo esordio nel 2017, la Fiesta RS WRC 2020 non ha subito variazioni di rilievo rispetto alla nuova forma di modello dell'auto da strada, mentre i rivali hanno fatto progressi.

“Facciamo ciò che possiamo con le risorse a disposizione, ma non c'è nessun motivo per cui non possiamo essere competitivi in tutti i rally,” spiega Rich Millener, Responsabile del team M-Sport. “In Esapekka e Teemu abbiamo trovato due piloti di talento: basta guardare ai risultati della Fiesta del passato per capirlo subito. Il fatto che il nostro team sia finanziato privatamente non è un segreto, e ovviamente ciò impone certi limiti.”

L'obiettivo di M-Sport è quello di riportare Ford in pista in qualità di costruttore, e in virtù dell'ottimo rapporto tra le due società non è certamente un sogno impossibile. Con i produttori automobilistici di tutto il mondo soggetti alla stretta finanziaria, M-Sport è destinata a gareggiare come team meno favorito, ma prediletto dai fan, ancora per un po' di tempo.

 

Il verdetto di Lappi

 

Esapekka Lappi è arrivato in M-Sport quest'anno in una situazione eccezionale poiché la Fiesta WRC è la terza auto che guida nel giro di tre anni. Lappi ha iniziato la propria carriera WRC di alto livello con Toyota nel 2018 (vincendo il Rally di Finlandia), quindi è passato a Citroen nel 2019, per approdare a M-Sport dopo che il produttore francese si è ritirato alla fine dello scorso anno. All'età di soli 29 anni ha già maturato l'esperienza di potere mettere a confronto diverse World Rally Car.

“La guida della Fiesta è piuttosto semplice ed intuitiva, anche in condizioni complesse, e ciò aumenta la sicurezza del pilota, maggiore rispetto allo scorso anno; credo che il telaio funzioni addirittura meglio rispetto alla Toyota,” spiega Lappi. “La Citroen si concentra sul raggiungimento della massima potenza, mentre la Fiesta si muove in maniera opposta: la coppia è simile a quella della Toyota, ma in quinta o sesta, con il motore su di giri, prende le distanze dalla Citroen. Penso che avremo un nuovo motore prima dell'Argentina, e ciò dovrebbe rappresentare un grande miglioramento.”

Queste parole risalgono all'inizio della stagione, e anche se il Rally d'Argentina è stato posticipato, M-Sport ritiene ancora di mantenere vivo lo slancio dello sviluppo. La stagione del 2020 è ancora lontana da una conclusione scontata.

 

Il rispetto delle regole

 

L'attuale Ford Fiesta è l'espressione definitiva di una serie di aggressivi regolamenti tecnici introdotti nel 2017 ad immagine dell'epoca del leggendario Group B, con aerodinamica mozzafiato e kit di carrozzeria che contribuiscono a rendere le auto da rally le più veloci in assoluto.

A partire dal 2022 il look sarà completamente diverso. Le automobili saranno meno costose e meno complesse, ma sempre molto veloci e con la presenza obbligatoria di un elemento ibrido. Inizialmente vi sarà un elemento ibrido standard per tutte le vetture, un po' come agli esordi della Formula E; dopodiché le parti ibride diverranno maggiormente complesse e personalizzate a seguito della successiva serie di regolamenti WRC (a partire dal 2025).

L'idea è che le auto da rally possano utilizzare l'alimentazione elettrica per i parchi manutenzioni e per i tratti stradali, e il motore elettrico quando le tappe richiedono uno slancio maggiore. Il risultato dovrebbe essere spettacolare. Si mormora che, in base ai regolamenti del 2022, Ford potrebbe mettere da parte la Fiesta per la nuovissima Puma; tali regolamenti potrebbero addirittura tentare il produttore a rientrare ufficialmente nella disciplina sportiva, agevolando così la vita a M-Sport. Per ora, però, c'è ancora la stagione 2020 a cui pensare…