WRC Sardegna: perché gli pneumatici contano | Pirelli

WRC Sardegna: perché gli pneumatici contano

Le strade sterrate e le temperature elevate si combinano per rendere i percorsi sardi alcuni tra i più difficili test per un pneumatico gravel nel Campionato Mondiale di Rally. È questa la ragione per cui Pirelli ha condotto gran parte delle sue prove sull'isola (con Andreas Mikkelsen a bordo di una Citroen C3 WRC) prima di tornare alla serie nel 2021.

Le condizioni climatiche all'inizio dell'estate sono generalmente asciutte e uniformi, e questo rende Scorpion KX HA la scelta principale in termini di pneumatico a mescola dura; la mescola morbida è altrettanto disponibile per offrire una maggiore presa in condizioni scivolose.

La strategia dei pneumatici in Sardegna è spesso complicata dal fatto e che il primo e il secondo passaggio del circuito devono essere completati con lo stesso set di pneumatici, con le strade che solitamente diventano più difficili e dissestate per il passaggio ripetuto, in quanto la superficie sabbiosa viene spazzata via.

Quest'anno, il trasferimento a Olbia e la vicinanza delle tappe significa che il format per venerdì e sabato è più simile a quello di altri eventi, con tutti i circuiti percorsi una volta la mattina prima della manutenzione e un cambio di pneumatici prima del secondo passaggio. Questo potrebbe semplificare la scelta dei pneumatici, con condizioni più uniformi per ogni giro, ma incoraggia anche strategie diverse tra i team e i piloti nel tentativo di trovare un vantaggio elusivo. La parte nord-est dell'isola dovrebbe portare fasi più sabbiose e morbide – anche se comunque molto ruvide – cambiando potenzialmente le valutazioni dei team.

IL RALLY D'ITALIA FOR DUMMIES

L'isola mediterranea della Sardegna ospita il Campionato Mondiale di Rally in Italia da quasi 20 anni; il suo debutto risale infatti al 2004. In precedenza, si svolgeva sulla terraferma, nella zona di Sanremo, principalmente su strade asfaltate; di conseguenza, il trasferimento in Sardegna ha implicato una serie di sfide molto diverse: tappe accidentate e rocciose e alcune delle temperature più alte della stagione, spesso superiori ai 30 gradi centigradi.

Le città storiche e le spiagge immacolate offrono uno splendido sfondo ma lasciano pochi indizi sulle prove che rendono questo rally uno dei più difficili della stagione per i piloti, per le auto e per i pneumatici. Le strade sono veloci ma strette, collegate da alberi e rocce, permettendo poco margvine di errore.

Il percorso spesso porta il rally tutto attorno all'isola e, negli anni più recenti, il service park si è alternato tra Alghero, sulla costa occidentale, e Olbia, su quella orientale, che quest'anno ospiterà l'evento. Ciò significa che la tappa finale di domenica avrà luogo nell'angolo più a nord del Paese, vicino alla popolare Costa Smeralda. Prima di allora, venerdì, i team dovranno affrontare la più famosa fase del rally, a Monte Lerno, che quest'anno è più che raddoppiata in lunghezza, fino a raggiungere quasi 50 chilometri.