World Rally Championship, Toyota è l'auto da battere | Pirelli

World Rally Championship, Toyota è l'auto da battere

World Rally Cup, Toyota è l'auto da battere 01
World Rally Cup, Toyota è l'auto da battere 01

IL RITORNO

 

I costruttori giapponesi hanno sempre svolto un ruolo fondamentale nella storia del Campionato del mondo di rally. Sia Subaru che Mitsubishi hanno conquistato una buona popolarità grazie ai risultati ottenuti tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000. Ma prima di loro era stata Toyota a prender parte alle competizioni ed arrivare sul podio più alto nel 1990 con Carlos Sainz, vincitore del suo primo campionato con pneumatici Pirelli. Sono poi seguiti altri tre titoli piloti e costruttori prima che Toyota abbandonasse il rally all'inizio del nuovo secolo e concentrasse le proprie risorse sulla Formula 1 e su Le Mans.

Nel 2017 Toyota ha fatto ritorno al WRC dopo che Akio Toyoda, l'entusiasta presidente della società, ha stretto un'improbabile alleanza con Tommi Makinen, il pilota che ha disputato, e vinto, quattro campionati con Mitsubishi. 

 

World Rally Cup, Toyota è l'auto da battere 02
World Rally Cup, Toyota è l'auto da battere 02

LA NASCITA DI UN VINCITORE

 

Makinen ed il suo team, in Finlandia, dovevano trasformare la piccola e modesta hatchback Yaris in una World Rally Car. Grazie alla vicinanza ad alcuni tra i più prestigiosi percorsi da rally da potere sfruttare come terreno di prova, sono riusciti a creare un'auto in grado di conquistare una vittoria già alla seconda partenza in Svezia nel 2017.

Con le ampie passaruote e l'enorme alettone, la Toyota Yaris WRC ha ben poco a che fare con la normale vettura da strada che tutti conosciamo. Eppure è proprio così che inizia l'avventura, da un normalissimo telaio di Yaris, smantellato per renderlo il più leggero possibile. Viene poi aggiunta una gabbia ed altre funzionalità che contribuiscono a rendere l'attuale generazione di auto da rally incredibilmente sicure.

Da qui in avanti, qualsiasi dotazione dell'auto, compresi il motore, il cambio e le sospensioni, è appositamente progettata per offrire le massime prestazioni alle condizioni estreme previste dal calendario delle gare WRC.

Il Toyota Gazoo Racing ripete la frase ‘pushing the limits for better' (spingersi oltre, migliorare sempre) come un mantra e Yaris WRC lo impersona al meglio, tanto che il team, superate le problematiche sull'affidabilità, si aggiudica il titolo costruttori al secondo tentativo nel 2018, prima che Ott Tänak ottenga addirittura il titolo mondiale l'anno dopo, nel 2019.

 

World Rally Cup, Toyota è l'auto da battere 03
World Rally Cup, Toyota è l'auto da battere 03

UN NUOVO LOOK

 

Nel 2020 il passaggio di Tänak alla Hyundai ha costretto Toyota a ripartire da zero per quel che riguarda i piloti, mentre Makinen è riuscito a portare con sé Sebastien Ogier, sei volte campione del mondo, insieme al campione Elfyn Evans e al giovanissimo esordiente Kalle Rovanpera. Anche se il team ambiva ad entrambi i titoli piloti e costruttori, nessuno poteva immaginare la velocità con cui i nuovi piloti si sarebbero adattati alla nuova vettura.

Non c'era motivo di preoccuparsi. Evans e Ogier hanno conquistato le vittorie in Svezia e in Messico, rispettivamente, dopo una dura lotta al loro debutto al Rally di Monte Carlo.

“L'automobile mi dà grande fiducia, e alle condizioni variabili che abbiamo affrontato, ha dimostrato il suo valore”, ha spiegato Evans dopo la seconda vittoria della sua carriera, in Svezia, risultato che gli è valso il titolo di vero sfidante per la prima volta in assoluto. “La guida è stata molto piacevole e spero che questa sensazione mi accompagni anche sui percorsi in ghiaia delle prossime gare”.

Anche Rovanpera è stato strabiliante: il finlandese di soli 19 anni è il pilota più giovane ad essere salito sul podio del Rally WRC di Svezia, sottraendo il terzo posto a Ogier alla tappa finale. Con anche due quinti posti, non ha ancora commesso errori, lasciando ben sperare per il futuro. “Per me è un inizio di stagione veramente positivo”, spiega. “È bello potere disputare gare di rally senza commettere grossi errori, caratterizzate da un ritmo giusto.”

Ad ora Ogier è in testa al campionato, e ciò rappresenta una minaccia per i rivali anche perché sta ancora prendendo confidenza con la Yaris. E mentre nuovi piloti dovranno ottenere il massimo dalla vettura attuale, il team di Puuppola sta lavorando con grande impegno alla vettura che seguirà. Il nuovo modello partirà dalla Yaris di quarta generazione presentata alla fine del 2019, e sarà in vendita quest'anno con un nuovo look.