Walter Villa, da meccanico a campione delle due ruote | Pirelli

Walter Villa, da meccanico a campione delle due ruote

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Walter Villa è uno dei piloti più di successo della storia del motociclismo, con ben quattro titoli mondiali iridati ottenuti negli anni settanta oltre a nove campionati italiani. Una carriera di tutto rispetto nel motomondiale: ventiquattro gare vinte sulle ottantasette disputate, trentasei podi e ventuno giri veloci, per la maggior parte ottenuti nelle annate tra il 1974 ed il 1976, in sella alla sua moto Aermacchi-Harley Davidson.

Walter Villa viene soprannominato dal circus il “reverendo”, sia per il suo aspetto pacato e innocente, più vicino allo stereotipo di un uomo ecclesiastico di campagna piuttosto che a quello di un impavido motociclista di successo, sia per la sua innata capacità di placare qualsiasi dibattito si sollevasse all'interno del Paddock. Villa infatti era noto per riuscire sempre a proporre le giuste soluzioni di compromesso per uscire dalle situazioni di conflitto che si creavano tra i diversi piloti o con gli enti organizzatori dei campionati.

Nasce il 13 agosto del 1943 a Castelnuovo Rangone, in provincia di Modena, nel cuore della Valle dei Motori. Inizia fin da giovanissimo a lavorare in un'officina meccanica di Modena, seguendo le orme del fratello maggiore Fracesco Villa, anch'esso pilota professionista, a cui era molto legato.

Dal 1962 al 1967 Villa corre le prime gare sul territorio nazionale, esordendo con una moto Morini 175 "Settebello" all'autodromo di Modena e conquistando fin da subito ottime posizioni. Nel corso di questi cinque anni riesce a gareggiare e ad essere competitivo su diverse moto: Morini, Ducati, MV Agusta, Malanca e Montesa, ottenendo importanti risultati come la vittoria del Campionato Italiano Seniores di Velocità nella classe 125 e del Campionato Italiano della Montagna nella classe 50.

Il 1967 è la stagione d'esordio del campione italiano di Modena nel circus del motomondiale, dove nel corso dei primi anni riesce a cogliere dei buoni piazzamenti e alcune vittorie.

Il 1973 rappresenta l'anno della svolta: si conferma Campione Italiano Seniores di Velocità nella classe 250 in sella a Yamaha, mentre la stagione del motomondiale viene interrotta a causa di un brutto incidente che coinvolge Villa insieme a Renzo Pasolini e Jarno Saarinen, due piloti che tristemente non sono riusciti a sopravvivere lo scontro. Dopo un periodo di recupero, Villa decide di continuare a gareggiare e torna in sella alla moto più determinato e forte che mai.

Nel 1974 passa alla Harley-Davidson, costruita in Italia dalla Aermacchi, e con quattro vittorie e diciannove punti di distacco dal secondo classificato, si aggiudica il suo primo titolo iridato mondiale nella classe 250, oltre al titolo nazionale. 

Nel 1975 si riconferma come il pilota imbattibile, quello con un passo velocissimo e soprattutto costante, quello che riusciva a sfruttare ogni minimo errore degli avversari per effettuare il sorpasso e rimanere in testa. Cinque vittorie ed un terzo posto confermano il titolo mondiale nella classe 250 ed ottiene il bis anche nel Campionato Italiano Velocità. 

Il 1976 è l'anno più vittorioso per Villa, che grazie al suo dominio incontrastato per tutta la stagione riesce ad ottenere il titolo nazionale, oltre al titolo iridato del motomondiale nella classe 250 e nella classe 350, in sella alla sua motocicletta Aermacchi Harley-Davidson.

Nel 1977 invece le cose vanno in modo diverso. I successi ottenuti vengono annullati da altrettanti ritiri a causa di problemi tecnici o cadute, correndo sia con la Aermacchi Harley-Davidson che con la giapponese Yamaha. Il 1980 fu l'ultimo anno in cui riuscì ad ottenere punti nei campionati mondiali delle classi 250 e 350, mentre delle gare corse nella classe regina nel 1981 non portarono a casa nessun punto e segnarono la fine della brillante carriera di Villa nel motomondiale.

Nel 1985, parallelamente alla partecipazione in attività agonistiche come il Campionato Italiano F1 e in alcune gare del mondiale Endurance, Walter Villa inizia quella che sarà una lunga e importante collaborazione diretta con Pirelli con il compito di collaudare i primi pneumatici slick da competizione della casa meneghina, anteriore da 16” e posteriore da 18”, oltre che i prototipi destinati allo sviluppo per i primi equipaggiamenti delle più prestigiose case giapponesi ed europee.

L'imprimatur fornito dal grande Campione in quanto a sistemi e metodologie di prova fu fondamentale per la crescita del dipartimento di sperimentazione Pirelli. Il nome di Walter Villa è indissolubilmente legato al collaudo e sviluppo di pneumatici con cinture in acciaio zero gradi, che rappresentano uno dei più grandi successi di Pirelli nel settore motociclistico, capaci di cambiare negli ultimi trentacinque anni il modo di concepire un pneumatico moto da alte prestazioni.

Proprio per affermare la supremazia di tale tecnologia applicata al mondo delle moto, nel 1994 Walter Villa conquistò con Pirelli ben cinque dei sei record del mondo di velocità nella classe 1000 ottenuti sul circuito di Nardò a bordo di una Suzuki RF 900, tra cui il record dell'ora, siglato insieme a Salvatore Pennisi, l'attuale Direttore della Sperimentazione Moto Pirelli.

Nel giugno dell'anno 2002, un arresto cardiaco lo ha colpito nel sonno mentre dormiva nella sua abitazione di Modena, portandolo via inaspettatamente alla tenera età di cinquantotto anni. Walter viene ricordato da tifosi e amici ogni anno a giugno durante il Walter Villa Memorial, una giornata in pista all'autodromo di Modena promossa per rivivere le emozioni che il Reverendo delle due ruote ha saputo regalarci nel corso della sua grande carriera.