Un tecnico Pirelli in miniatura alla 24 Ore di Spa | Pirelli

Un tecnico Pirelli in miniatura alla 24 Ore di Spa

Per diventare tecnici Pirelli la corporatura non è un fattore determinante: ci sono tecnici alti, bassi, magrissimi, muscolosi, ma il fattore fisico è solo una delle tante skill richieste, non quella discriminante. E se vi dicessimo che alla 24 Ore di Spa uno dei tecnici era alto solo 30cm? Penserete che sia una follia e invece è la verità.

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Mike “The mechanic” e Darryll Jones protagonisti alla 24 Ore di Spa Si chiama Mike “The mechanic” il tecnico Pirelli aggiunto alla squadra della gara di Spa-Francorchamps. Nome Omen per il Little Plastic Dude di Darryll Jones, content creator sudafricano, ospite della P Lunga in Belgio.

Divisa da tecnico, cuffie anti rumore, pistola avvitatore e tante auto di Blancpain GT viste da vicino in 24 ore di pura adrenalina.
Mike si è dovuto riposare dopo i turni in fitting area e sulla pit lane, quindi abbiamo raccolto le impressioni del suo “titolare” Darryll.

1) Darryll, come è nata l'idea del little plastic dude?
“Mi sono trasferito dal Sudafrica all'Inghilterra nel 2008: ho sempre avuto interesse per la fotografia e nel nuovo Paese i paesaggi erano molto diversi, quindi ho iniziato a girare scattando foto. L'idea del plastic dude mi è venuta in inverno: era difficile uscire a fotografare panorami, dal momento che il sole calava prestissimo, quindi ho iniziato a montare dei set interni utilizzando dei Lego, tra cui uno raffigurante Darth Vader.
Quando nacque Instagram, decisi di iniziare a pubblicare gli scatti e la gente rispose in maniera incredibile: per questo motivo iniziai a “giocare” con diverse action figure e a dedicarmi totalmente a questa passione”.

2) Alla 24 Ore di Spa ne hai avuto uno speciale: un tecnico Pirelli che ha seguito una delle gare di durate più entusiasmanti. Come l'ha vissuta “lui”?
“Mike si è divertito tantissimo: da venerdì mattina ha navigato il labirinto del Belgio, ha incontrato meccanici, tecnici, team manager e tantissime persone. Ero veramente felice per lui. La cosa che più mi ha colpito è il modo in cui tutte le persone che abbiamo incontrato reagivano alla sua vista: selfie, scatti fotografici, domande sulla sua storia… Ha portato un reale senso di gioia e felicità; sono molto contento che sia stato accolto in questo modo nella community del motorsport”.

3) E tu?
“Io sono solo il suo fotografo (scherza). Sono nel mio habitat naturale quando fotografo i miei personaggi, mi piacciono le reazioni della gente, mi sento come un bambino. Ho colto l'opportunità di stare tutto il giorno nei box delle case auto, sul circuito, nella Fitting Area Pirelli e vi garantisco che ci sono molte cose da vedere, specialmente se la tua prospettiva è quella di un'action figure di 30 cm”.

4) Qual è stata la cosa più emozionante della tua lunga notte?
“Ogni tanto guardo il GP alla TV e quindi vedere una gara come Spa dalle retrovie è stato molto interessante. Le cose che mi hanno colpito di più sono state la Media Room con i giornalisti, i camion delle scuderie, e i pneumatici: 13mila pneumatici Pirelli con un cambio gomme all'ora, incredibile.
Insieme a Mike ho vissuto un bellissimo momento: sono andato a fare uno scatto di lui attaccato alle barriere vicino al circuito e sentire la velocità delle auto e poterle vedere da un punto di vista così privilegiato è stata una vera iniezione di adrenalina”.

5) Che ricordo del mondo Pirelli porterai con te?
“Il calore delle persone coinvolte all'evento, la passione e la devozione con cui i dipendenti Pirelli lavorano e questa sensazione che il mondo Pirelli sia una parte fondante del loro essere: non solo un lavoro, ma uno stile di vita”.