Tatiana Calderon: una vita in corsia di sorpasso | Pirelli

Tatiana Calderon: una vita in corsia di sorpasso

Tatiana Calderon: una vita in corsia di sorpasso 02
Tatiana Calderon: una vita in corsia di sorpasso 02

Tatiana Calderon ha vinto tutto. La colombiana ha iniziato dal nulla per poi arrivare fino alla Formula 1, dove lavora come collaudatrice per Alfa Romeo Racing. Ha corso anche nelle serie di supporto della Formula 1 e nelle serie Europe Le Mans, dove ha raggiunto l'apice della sua carriera conquistando il nono posto assoluto nella Le Mans. Al suo debutto, in un equipaggio tutto femminile. Infatti, Tatiana ha assunto il ruolo di ambasciatrice delle donne nel settore degli sport automobilistici, grazie al suo impegno nella Commissione FIA Women in Motorsport.

Come è nata la tua passione per le automobili e il desiderio di diventare una pilota?

Ho iniziato quando avevo 9 anni, quando mia sorella Paula mi ha accompagnato in un circuito per il noleggio di go kart nei pressi della nostra abitazione in Colombia. Abbiamo acquistato un biglietto per una corsa di 5 minuti e mi sono innamorata della velocità e dell'adrenalina. Da quel momento la mia passione per questo sport ha continuato a crescere di giorno in giorno. Sono stata fortunata ad aver trovato presto la passione della mia vita e ad avere al mio fianco una famiglia che mi ha sempre supportato e insegnato a lottare per i miei sogni. Credo fermamente che nulla sia impossibile se si è disposti a lavorare duro e ad essere pazienti.

Come sei riuscita a realizzare questo sogno?

Non è stato facile, in particolare per il fatto che in Colombia, da dove provengo, gli sport automobilistici non sono molto popolari e non abbiamo molti campionati o circuiti. Ricordo le persone che mi guardavano e mi dicevano che ero pazza quando dicevo che sarei voluta diventare una pilota di Formula 1, ma ho sempre creduto in me stessa. Sono una persona molto competitiva e ho sempre cercato di fare il massimo per migliorarmi ogni giorno. Penso che la chiave sia la sicurezza in sé stessi, la capacità di essere autocritici, di lavorare duro, di essere pazienti e di sognare in grande, perché è possibile raggiungere qualsiasi obiettivo se si lavora con il massimo impegno.

Hai un idolo?

Sono cresciuta ammirando Juan Pablo Montoya diventare campione di Formula 1, è sempre stato il mio idolo tra i piloti automobilistici, ma nel corso del tempo ho tratto ispirazione dalle molte donne impegnate nello sport come Michelle Muton, Susie Wolff e Maria de Villota. A volte occorre vedere per credere e loro sono state vere pioniere e hanno dimostrato che le donne pilota possono essere molto competitive se vengono date loro le giuste opportunità.

Quali difficoltà devono affrontare le donne nel mondo delle corse?

Ovviamente finora gli sport automobilistici sono sempre stati dominati dagli uomini. Anche se si osserva un aumento della partecipazione femminile in molti settori dell'automobilismo negli ultimi due anni, grazie al lavoro della Commissione FIA Women in Motorsport, ci troviamo comunque di fronte a diverse difficoltà. Prima di tutto, dobbiamo allenarci più duramente rispetto agli uomini in quanto abbiamo il 30% in meno di muscoli rispetto a loro. Le automobili sono sempre state progettate a misura d'uomo, per questo per noi non è mai stato facile sentirci a nostro agio, in particolare nelle monoposto. Inoltre, non è facile che ci sia concessa l'opportunità di gareggiare per un buon team, perché i team preferiscono sempre stare dalla parte del sicuro, per questo è più complicato mostrare il proprio potenziale se non si dispone del miglior materiale per farlo. Detto ciò, penso che le cose stiano migliorando e che le donne stiano ottenendo maggiori opportunità, perché stanno dimostrando di meritarle.

Quali sono i tuoi punti di forza quando corri in pista alla guida di un'auto?

Penso di essere una pilota molto sensibile, per questo gli ingegneri vogliono conoscere il mio feedback e si affidano a me per essere guidati nella giusta direzione. Sono una persona molto tranquilla e coerente, sono più una pilota che una qualificatrice!

Puoi raccontarci qualcosa sulla tua vittoria più importante?

Per me la vittoria del campionato Stars of Karting negli Stati Uniti ha rappresentato un momento veramente speciale e importante per la mia carriera perché è stato proprio in quel momento che ho deciso di dedicarmi all'automobilismo piuttosto che agli studi universitari. È stata la mia prima vittoria in una serie internazionale e mi ha aiutato a credere in me stessa e ad avere fiducia in quello che avrei potuto ottenere.

E quale è stata la gara che ricordi con più piacere?

Penso che una delle mie migliori gare sia stata quella in Bahrein in occasione del campionato World Series 3.5 V8, ho ottenuto il podio nell'unica gara che ho corso al volante della vettura e insieme al team, tutto era nuovo per me, ho vissuto il primo pit stop durante una corsa e l'ho fatto alla guida di un'auto dalla potenza che si avvicina molto a quella delle auto di Formula 1. Salire sul podio è stato molto emozionante e penso che questa gara mi abbia aiutato molto ad ottenere il mio primo test in Formula 1 con il team Alfa Romeo Racing Orlen.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Mi sto preparando per gareggiare per il secondo anno nel campionato Super Formula del 2021 e a correre con il team Richard Mille Racing nella classe LMP2. Stiamo aspettando di sapere dove gareggeremo nel 2021.

Quanto sono importanti progetti come FIA Girls on Track - Rising Stars?

Quando ero più giovane, avrei fatto di tutto per avere un'opportunità come questa, fare parte di un team di Formula 1 è un sogno per ogni pilota e ottenere il sostegno della Ferrari quando sei così giovane è un'esperienza di valore inestimabile. Questo è il tipo di opportunità di cui abbiamo bisogno, poter mostrare appieno il nostro potenziale e poter essere guidate correttamente dai migliori professionisti nel campo degli sport automobilistici sono le chiavi del successo. Sono molto felice di vedere queste giovani ragazze ottenere questo tipo di opportunità e attendo con ansia di seguire le loro carriere. Grande rispetto e congratulazioni all'intera Commissione Women in Motorsport per il grande impegno, è un grande passo avanti!