La storia della macchina – Porsche 911 GT3 R | Pirelli

La storia della macchina – Porsche 911 GT3 R

La storia della macchina – Porsche 911 GT3 R
La storia della macchina – Porsche 911 GT3 R

Nel weekend del 28-30 Marzo, sul WeatherTech Raceway di Laguna Seca, la Porsche 911 GT3 R del team EBM cercherà in tutti i modi di bissare il successo ottenuto alla 12 Ore di Bathurst, round d'apertura dell'Intercontinental GT Challenge 2019 tenutosi sul circuito australiano di Mount Panorama. Con l'ultima vittoria, la casa di Stoccarda ha aggiunto un nuovo capitolo alla già pluripremiata storia sportiva della sua 911 GT3, gommata Pirelli P Zero. Sin dal 2016, anno della prima edizione, Pirelli è sponsor del GT Challenge nonché unico supplier di pneumatici per tutte le auto in corsa e continuerà con questa importante missione anche in futuro.

La 911 GT3 R, progettata per le scuderie private impegnate nei vari campionati GT3 di quest'anno, è stata presentata lo scorso maggio. Derivata dalla GT3 RS stradale, la R, versione da competizione, ha introdotto nuove soluzioni tecniche e aerodinamiche appositamente sviluppate per la pista e pensate per non incidere eccessivamente sui costi d'utilizzo.

Rispetto alla versione che l'ha preceduta, gran parte della carrozzeria è stata aggiornata. Ora nuove prese d'aria si combinano a una serie di particolari ridisegnati per aumentare il carico aerodinamico e garantire quindi migliori prestazioni in curva. Per fare alcuni esempi, il paraurti e il cofano anteriore, l'ala posteriore - larga quasi due metri, l'estrattore posteriore e gli specchietti, sono stati modificati per migliorare l'efficienza dei flussi d'aria alle alte velocità. La carrozzeria è quasi totalmente realizzata in fibra di carbonio: cofani, fiancate, paraurti, passaruota, portiere, e tetto. I finestrini, invece, sono in policarbonato.

Il cuore pulsante del veicolo è strettamente derivato dal sei cilindri boxer aspirato che utilizza la versione stradale, ma ha ricevuto ulteriori amorevoli cure da parte degli ingegneri di Stoccarda. Grazie ad alcune modifiche all'iniezione e alla distribuzione, abbinate al nuovo corpo farfallato, il motore sviluppa 550 cavalli, trenta in più rispetto a quello usato sulla 911 di serie.

La trazione è naturalmente posteriore: la potenza viene scaricata a terra tramite un cambio sequenziale a sei rapporti con controllo elettronico e frizione elettro-idraulica. Le sospensioni, regolabili, hanno schema McPherson all'anteriore e Multi-link al posteriore. L'impianto frenante, completamente rinnovato, ora monta dischi da 390 mm davanti e 370 mm dietro con pinze a sei e quattro pistoncini rispettivamente. Il diametro degli pneumatici ha raggiunto quota 680 mm, 30 in più rispetto al modello precedente. Il serbatoio da 120 litri ha ora due bocchettoni per il rifornimento, uno per ogni lato della vettura. Pedaliera regolabile e sedile da corsa con cinture di sicurezza a sei punti completano la dotazione interna.

L'aria condizionata? C'è anche quella, per la prima volta nella storia su una vettura di questo genere.

La 911 GT3 R impegnata nell'Intercontinental GT Challenge 2019 di quest'anno è il diciannovesimo modello marchiato GT3 della casa tedesca. La genesi di questo modello inizia oltre vent'anni fa, quando venne lanciata la 996 GT3 Cup nel 1998 che ha corso nella Porsche Supercup fino al 2001. Per fare un paragone con la macchina che abbiamo descritto poc'anzi, la Cup erogava 360 cavalli e aveva un serbatoio capiente circa la metà di quello delle GT3 R attuale.
Da allora, nell'arco degli anni, la vettura non ha mai spesso di evolversi passando ai 400 cavalli della 997 GT3 Cup (2005), ai 450 della 997 GT3 Cup 3.8 (2009) e arrivando a quota 500 nella GT3 R del 2010. Hanno fatto seguito gli aggiornamenti delle GT3 basate sul modello 991, introdotto nel 2013 e oggi in gara nella sua più recente versione da competizione.

Il palmares delle Porsche GT3 da corsa, oltre alla recente 12 Ore di Bathurst, annovera sette vittorie alla 24 Ore del Nürburgring (2000, dal 2006 al 2009, 2011 e 2018), due primi posti alla 24 Ore di Spa (2003 e 2010), una vittoria alla 24 Ore di Daytona (2003), una al Petit Le Mans (2015) oltre ad innumerevoli vittorie di classe.