La storia della macchina – Lamborghini Huracàn GT3 EVO | Pirelli

La storia della macchina – Lamborghini Huracàn GT3 EVO

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Quale modo migliore per una nuova auto da corsa per incutere timore negli avversari se non quello di vincere al debutto in gara? Obiettivo centrato dalla Lamborghini Huracàn GT3 EVO, la nuova versione della coupé di Sant'Agata Bolognese: alla sua prima apparizione in pista – gennaio 2019, 24 Ore di Daytona – il “toro” verde del GRT Grasser Racing Team ha conquistato la vittoria e anche un record, facendo diventare Lamborghini l'unica casa a vincere la gara di endurance a Daytona Beach per due volte consecutive. Già nel 2018, infatti, la Huracàn GT3 aveva occupato il gradino più alto del podio. Segno che per lei gli anni non erano passati ma Lamborghini Squadra Corse ha dato il massimo per migliorare una ricetta già a punto. Nasce così la Huracàn GT3 EVO.

COSA CAMBIA
“La nuova Huracán GT3 EVO è il frutto dell'esperienza maturata negli ultimi tre anni di gare sui circuiti di tutto il mondo. L'obiettivo principale durante il suo sviluppo è stato il miglioramento della guidabilità per rendere la vettura più facile e prevedibile per i gentlemen drivers, con costi di gestione contenuti per i team”. Spiega così Giorgio Sanna, Head of Lamborghini Motorsport, la genesi della nuova belva da pista, sviluppata interamente a Sant'Agata Bolognese.

L'AERODINAMICA
Il lavoro di progettazione ha richiesto oltre un anno, con un focus particolare all'aerodinamica, concepita in collaborazione con Dallara, azienda parmense con oltre 40 anni di esperienza nel motorsport. Grazie a soluzioni inedite, il carico aerodinamico è stato sensibilmente aumentato, per migliorare ulteriormente la stabilità e ridurre la sensibilità aerodinamica al beccheggio. All'anteriore si notano importanti modifiche riguardo lo splitter, dal bordo d'attacco pronunciato, e il cofano. Realizzato in fibra di carbonio in sostituzione della fibra di vetro, grazie alla grande costola centrale mutuata dalla Huracán Super Trofeo Evo, migliora ulteriormente la capacità di raffreddamento del radiatore. Il bumper presenta inediti recessi laterali che ospitano due grandi flick per assicurare un elevato carico sull'anteriore. Il posteriore è dominato dalla grande ala in fibra di carbonio, dalle estremità modellate con due twist che ottimizzano l'efficienza aerodinamica, coadiuvata dal diffusore con pinne ridisegnate.

LA MECCANICA
Lo sviluppo della meccanica ha portato ad una modifica della cinematica delle sospensioni anteriori, sostenute da braccetti non più in acciaio ma in alluminio ricavato dal pieno, per migliorare la fase di rollio e la connessione tra i due assi. Anche l'asse posteriore ha ricevuto aggiornamenti di rilievo: nuovi mozzi, cuscinetti e semiassi con l'utilizzo di tripodi anziché giunti omocinetici per una maggiore efficienza della trasmissione e semplicità di manutenzione. Cambiano anche gli ammortizzatori Öhlins, ora a quattro vie, per assicurare un controllo ottimale durante la fase di rollio, affrontando cordoli ad alte velocità.

L'ELETTRONICA
Sul fronte elettronica è da segnalare l'introduzione dell'EHPS, Electro Hydraulic Power Steering, già efficacemente testato sulla Huracán Super Trofeo Evo, il sistema di sterzo elettro-idraulico con manettino per regolare in corsa il livello di servoassistenza. Nuovo anche l'ABS, con l'adozione del recente Bosch ABS M5, per un controllo assoluto in frenata.

IL MOTORE
La propulsione è affidata al V10 aspirato di 5.2 litri derivato dal motore che equipaggia le Huracán stradali di ultima generazione, che adottano nuovi assi a camme e valvole in titanio, per un'ottimizzazione della guidabilità e una maggiore affidabilità nelle gare endurance.