Prima di lui non c’era mai riuscito nessuno. È il pilota più vittorioso della trentennale storia della classe regina delle derivate di serie. In questa categoria è il pilota con più titoli mondiali, maggiori vittorie nelle singole prove, maggior numero di podi e di giri veloci in gara. Per la quinta volta consecutiva, Jonathan Rea ha conquistato il Campionato Mondiale FIM Superbike in sella a una Kawasaki.
Nato il 2 febbraio 1987 a Ballymena, in Irlanda del Nord, Rea inizia la sua carriera di pilota a sedici anni nel motocross. Nel 2009 partecipa per la prima volta al Campionato Mondiale FIM Superbike con una Honda e ottiene il 5º posto nella classifica finale con un totale di 8 podi. Sei anni più tardi passa al Kawasaki Racing Team e il 20 settembre 2015, grazie a un quarto posto in gara 1 a Jerez, si laurea campione del mondo con due round d'anticipo rispetto al termine del campionato, aiutando la casa giapponese a vincere per la prima volta nella sua storia il titolo costruttori nel mondiale per derivate dalla serie.
Prima di arrivare al successo di quest’anno, Rea non ha solo archiviato altri tre titoli mondiali, ma nel 2017 è stato insignito dal principe William d’Inghilterra membro dell'Ordine dell'impero britannico per i servizi alle corse motociclistiche e nel 2018 ha ricevuto una laurea ad honorem in lettere dall’università dell'Ulster per il suo grande contributo allo sport. Nello stesso anno ha pubblicato la sua autobiografia, “Dream. Believe. Achieve.”, la storia dei sacrifici, dei successi, ma soprattutto della tenacia che gli hanno consentito di diventare un fuoriclasse.
Nel 2019 però Jonathan Rea scrive il capitolo di un’altra storia, quella del WorldSBK: l’ultimo week end di settembre in gara 2 a Magny-Cours, gioca il suo poker d’assi e si porta a casa ancora con due gare di anticipo il quinto campionato del mondo. Un traguardo strepitoso che lo pone al di sopra di leggende come il collega britannico Carl Fogarty e l’australiano Troy Bayliss, fermi rispettivamente a quota quattro e tre titoli.
Il nordirlandese è nel mondiale delle derivate di serie da undici stagioni. Ma mai un campionato è stato più combattuto di quello che si è concluso quest’anno a Losail. Nessuna vittoria nelle prime 11 gare, dove Rea si è quasi sempre piazzato alle spalle del pilota Ducati Alvaro Bautista, collezionando un ritardo di 61 punti.
Poi il week end della svolta, a Imola, quando il nordirlandese vince in gara 1 e in Superpole Race. A Jerez, nella tappa successiva la caduta a sorpresa dello spagnolo in gara 2 rimette Rea in corsa per il titolo, ora a -41. Inizia qui una rimonta memorabile con la conquista di sei vittorie e sei secondi posti nelle successive tredici gare. In sella alla sua Ninja, nel terzultimo round del campionato, il nordirlandese diventa così il pilota più vincente della storia delle derivate di serie.
“Quest’anno - ha dichiarato Rea dopo l'ultimo appuntamento stagionale - ho imparato a non arrendermi mai e a credere in me stesso. Abbiamo conquistato punti in tutte le gare e ne sono orgoglioso. Non sono così stupido da pensare che vincerò per sempre. So che arriveranno nuovi piloti o nuove moto, forse un infortunio, ci saranno momenti difficili, ma voglio provare a continuare ciò che sto facendo ora. Vediamo!”.
Seduto nello stand Kawasaki all’EICMA di Milano, Rea racconta le sue vittorie, la sua moto e cosa lo attende nel prossimo futuro.