Il gioco delle generazioni | Pirelli

Il gioco delle generazioni

The generation game 01
The generation game 01

Jacques il tuttofare
Per alcuni, correre è un affare di famiglia. E se ci sono diversi ‘figli di' degni di nota (come Nico Rosberg) e ‘fratelli di' (come Ralf Schumacher) una famiglia più allargata è cosa rara. 
A meno che attraversiate l'Atlantico. Negli Stati Uniti, servirebbe l'esperienza di un genealogista  competente per decifrare tutte le diverse generazioni e i rapporti degli Andretti che si sono messi in mostra sui circuito del Paese. 
E più a Nord, in Canada, c'è un'altra dinastia da corsa che spicca, con un nome che è altrettanto iconico. 
Ovviamente stiamo parlando dei Villeneuve. Tutti hanno sentito parlare di Gilles Villeneuve, e anche di Jacques, campione del mondo 1997.
Ma chi conosce l'altro Jacques Villeneuve? Jacques-Joseph Villeneuve è il fratello minore – di tre anni - di Gilles (il cui nome per intero era Joseph Gilles Henri Villeneuve) e anche lui ha avuto una carriera in Formula 1 – benché fugace. 
Avrebbe potuto essere molto di più. Rinunciò a un contratto con la Marlboro per correre nell'Italiano Formula 3,  con la promessa di un ingaggio biennale per un sedile con l'Alfa Romeo F1, perché non voleva trasferirsi in Italia. Alla fine la guida andò a Mauro Baldi.

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Canada dry
Alla fine del 1981, Jacques fece due gare con la Arrows, sostituendo Siegfried Stohr – ma non riuscì a qualificarsi né al GP del Canada né a quello del Caesar's Palace. Fu la triste fine di una stagione di alti e bassi per la squadra britannica che, nonostante una monoposto convenzionale, era riuscita nell'impresa di un terzo posto in Brasile e di un secondo a San Marino a inizio stagione, grazie a Riccardo Patrese.
Due anni dopo – e in seguito alla drammatica fine di suo fratello – Jacques tornò in Formula 1, questa volta come pilota one-off per la RAM-March. Era un'arma meno efficace della Arrows, quindi fu tristemente inevitabile che Jacques non riuscisse a qualificarsi nel GP del Canada 1983. 
Ci fu anche dell'ironia nella cosa, o redenzione, a seconda di come la si guardi. Perché la RAM-March che Jacques guidò in Canada era essenzialmente l'erede della macchina guidata un anno prima da Jochen Mass, che fu coinvolta nell'incidente fatale di Gilles. 
Dopo quell'incidente, girò per poco la voce – alimentata soprattutto dalla famiglia Villeneuve – che Jacques potesse persino occupare il sedile rimasto libero in Ferrari, ma non fu mai un'idea che il team stesso considerò seriamente. 

‘Uncle Jacques'
Anche se la sua carriera in Formula 1 non raggiunse mai gli apici di quelle dei suoi parenti, ‘Uncle Jacques' (come veniva chiamato quando la carriera di Jacques Villeneuve Jr iniziò l'ascesa) ebbe molto più successo in altri campionati: parte del motivo per cui nel 2001 fu inserito nella Canadian Motorsport Hall of Fame.
I legami della famiglia Villeneuve sono complessi, e quelli tra i due Jacques non furono mai particolarmente buoni. Jacques Senior si affrettò a smentire le voci secondo cui Jacques Junior avesse lo stesso talento di Gilles, e quando gli fu chiesto cosa rimpiangesse della sua carriera, rispose: “Avrei voluto avere gli aiuti che ha avuto mio nipote. Non ha mai guidato una scatola di m...”.
Allo stesso tempo Jacques Senior ammette di non avere grossi rimpianti. Ha fatto le sue scelte. Alla fine ha vinto e fatto delle pole position nella Indycar, oltre a essere stato campione Can Am e aver vinto nella Formula Atlantic, per non parlare della partecipazione alla 24 Ore di Le Mans. Come il resto della sua famiglia, ‘Uncle Jacques' era un pilota incredibilmente versatile che ha messo le mani praticamente su tutto.
Come per il resto della sua famiglia – proveniente dalla cittadina di Berthierville, nelle distese innevate del Quebec del Nord-Est – il suo primo amore (e l'immunità alla paura) furono gli sport invernali. Vinse il primo campionato del mondo di gatto delle nevi nel 1982, ma ebbe un terribile incidente nel 2008, in cui riportò diverse fratture alle gambe e al bacino, quando aveva 55 anni. 
Non pago, dopo quasi un anno di convalescenza tornò alle corse – e poi nel 2013, come sempre a tutta velocità, ebbe un altro incidente. Fu solo nel 2015, a 61 anni, che finalmente decise di ritirarsi dalle competizioni. Il DNA della famiglia Villeneuve non si smentisce mai.