Gran Premio di Formula 1: arrivano i russi | Pirelli

Gran Premio di Formula 1: arrivano i russi

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LA STELLA A TRE PUNTE BRILLA SU SOCHI

Il dominio incontrastato del Gran Premio di Russia è da sempre spettato a Mercedes Benz, anche prima dell'inaugurazione del circuito di Sochi nel 2014. Il primo Gran Premio di Russia risale esattamente a 100 prima, e a dire il vero fu disputato due volte. Esso si svolse a San Pietroburgo nel 1913 e nel 1914, in presenza di un vastissimo pubblico, e in entrambe le occasioni Mercedes uscì con la vittoria in mano. Il russo Georgy Suvorin vinse la gara di inaugurazione, mentre al tedesco Willy Scholl spettò l'onore l'anno seguente. Seguirono due eventi cruciali: la prima guerra mondiale e la guerra civile russa . Quest'ultima portò alla nascita dell'Unione Sovietica, che rimase in vita per oltre 70 anni.

Tutte le edizioni del Gran Premio di Russia sono state vinte solamente da cinque diversi piloti di Mercedes: oltre ai due sopra citati, abbiamo Lewis Hamilton, Nico Rosberg e Valtteri Bottas. Hamilton per ben quattro volte, Bottas due e Rosberg una.

DA MOSCA A SOCHI

Niente di nuovo sul Gran Premio di Russia. Il primo a pensare di portare il circo della Formula 1 nell'USSR fu Bernie Ecclestone, che all'epoca era il manager della Formula 1: ciò avvenne nel 1980, in concomitanza con i Giochi Olimpici di Mosca. Ecclestone raggiunse la capitale della Russia, dove incontrò il leader sovietico dell'epoca, Leonid Brezhnev, che era un appassionato collezionista di automobili: tuttavia neppure Bernie riuscì nel suo intento.

Negli anni seguirono diversi progetti per organizzare una gara di Formula 1 su terra russa, (dove lo sport era trasmesso regolarmente in televisione solo dal 1992), con diversi livelli di concretezza. Nessuno di questi progetti andò a buon fine. Fu solamente nel 2008, quando finalmente partì la costruzione del primo circuito internazionale della Russia, nei pressi di Mosca, che la possibilità divenne più concreta. Il circuito di Mosca fu progettato dal famoso architetto tedesco specializzato in circuiti Hermann Tilke, e fu completato nel 2012, anche se esso non ospitò mai una gara di Formula 1. Infatti, la prima gara internazionale che si svolse in questo circuito fu la World Series by Renault, seguita da gare di Campionato mondiale di superbike, Coppa del mondo turismo e del tedesco DTM.

Tutto cambiò quando Sochi fu selezionata per le Olimpiadi invernali del 2014. Per giustificare l'enorme investimento, il governo doveva trovare un utilizzo per tutte le infrastrutture, una volta terminate le Olimpiadi. La risposta arrivò dalla Formula 1.

GLI EROI RUSSI DELLE GARE 

La realizzazione del circuito fu nuovamente assegnata a Tilke, con la costruzione delle tribune e del rettilineo partenza-traguardo che iniziò addirittura prima delle Olimpiadi, poiché la primissima gara, vinta da Lewis Hamilton, si svolse nell'ottobre del 2014. La Russia aveva già ovviamente i suoi eroi di Formula 1, a partire da Vitaly Petrov, soprannominato il ‘razzo di Vyborg'. Petrov esordì nel 2010 in Formula 1 con Renault, seguito da Daniil Kvyat (attualmente pilota di riserva per Alpine) e Sergey Sirotkin, che nel 2018 era alla guida della Williams. Nikita Mazepin del team Haas è l'unico pilota russo attualmente attivo alla griglia di partenza, ma forse il più grande eroe in azione del paese è Robert Shwartzman: ex campione di Formula 3 (che si è aggiudicato il titolo in casa a Sochi nel 2019) e membro della Ferrari Driver Academy, ora attivo in Formula 2. Attualmente è in terza posizione,con ancora tutto da disputare nelle prossime tre gare, partendo da Sochi. Diventerà il prossimo eroe russo di Formula 1?