Francia. Un nuovo tassello per la gara più antica della storia di F1 | Pirelli

Francia. Un nuovo tassello per la gara più antica della storia di F1

Francia. Un nuovo tassello per la storia della più antica gara di F1 01
Francia. Un nuovo tassello per la storia della più antica gara di F1 01

TOUR DE FRANCE

 

Al di là del suo reintegro avvenuto nel 2018, dopo un'interruzione di un decennio, il Grand Prix francese rimane senza dubbio la più antica gara sul calendario della Formula 1. Inaugurata nel 1906, è stata la prima gara a portare nel titolo l'appellativo "Grand Prix". Da allora, la corsa si è tenuta in non meno di 16 luoghi diversi. Molti di questi erano costituiti da strade pubbliche chiuse, in particolare nei primi anni.

Lungo la storia del campionato mondiale di Formula 1, nato nel 1950, per il GP francese sono stati usati in totale sette diversi circuiti. Nel corso dei primi due decenni, la gara ruotava principalmente tra Reims, Rouen e Clermont Ferrand: tre corse su strade pubbliche difficili e veloci.

È quindi arrivata Le Mans: il luogo più famoso della gara in tutta Francia. Si teneva sulle strade pubbliche nella città omonima, in cui la prima edizione del grand prix si è svolta nel lontano 1906. Ma la prima edizione del campionato mondiale a Le Mans nel 1967 si è tenuta nel più piccolo circuito di Bugatti. Le sue curve, da prendere principalmente a bassa velocità, attorno a un'area utilizzata in precedenza come parcheggio, si sono rivelate impopolari tra piloti e spettatori, e da allora la Formula 1 non è mai ritornata a Le Mans.

In ogni caso, c'erano problemi anche con gli altri circuiti del tempo, principalmente per motivi di sicurezza. Jo Schlesser perse la vita in quella che sarebbe stata la gara finale tenutasi a Rouen nel 1968. La gara del 1972 a Clermont-Ferrand è stata l'ultimo Grand Prix francese tenutosi con corsa su strada, dopo che l'austriaco Helmut Marko, oggi responsabile del team della Formula 1 di Red Bull, si è visto interrompere bruscamente la carriera di pilota dopo che la Lotus di Emerson Fittipaldi gli aveva lanciato una pietra, spaccandogli la visiera del casco e rendendolo cieco da un occhio.

Francia. Un nuovo tassello per la storia della più antica gara di F1 02
Francia. Un nuovo tassello per la storia della più antica gara di F1 02

UN POSTO AL SOLE

Un anno prima, nel 1971, era stata trovata un'altra soluzione con la costruzione di un nuovo circuito permanente a Le Castellet, vicino Marsiglia nel sud della Francia, finanziato dal magnate dei drink Paul Ricard. Dal 1973 in poi, ha condiviso l'ospitalità del GP francese con un altro circuito, quello di Dijon-Prenois: scenario del leggendario duello a colpi di ruota tra Gilles Villeneuve e Réné Arnoux nel 1979.

Paul Ricard ha tenuto il circuito dal 1985 al 1990, proprio quando la Francia entrava in una nuova era di successi della Formula 1 grazie ad Alain Prost, prodotto della Winfield Racing School con sede proprio nel circuito. Prost vanta più vincite di Formula 1 di chiunque altro a Paul Ricard, avendovi primeggiato nel 1983 per Renault, prima di un'ulteriore tripletta di vittorie nel 1988 (con McLaren), 1989 (di nuovo McLaren) e 1990 (Ferrari).

Dal 1991 in poi, il Grand Prix francese si è trasferito a Magny-Cours per un ciclo ininterrotto di 18 anni. La sua località remota non era di gradimento a tutti ma Michael Schumacher sembrava esserne entusiasta: con le sue otto vittorie, oggi vanta il record per il massimo numero di vittorie a un solo grand prix (eguagliato solo da Lewis Hamilton in Ungheria nel 2020). Tuttavia, dopo nove stagioni senza un Grand Prix francese, Paul Ricard è riuscito finalmente a riportare la Formula 1 in Francia nel 2018.

Francia. Un nuovo tassello per la storia della più antica gara di F1 03
Francia. Un nuovo tassello per la storia della più antica gara di F1 03

SEGNI DEI TEMPI

Dopo la scomparsa dello stesso Paul Ricard, avvenuta nel 1997, il circuito è stato venduto all'allora capo della Formula 1, Bernie Ecclestone. L'idea era di trasformarlo in un circuito di prova all'avanguardia e, ancora oggi, rimane un luogo famoso proprio per questa finalità; di recente, ha ospitato una due giorni di prove per gli pneumatici Pirelli intermedi e per il bagnato da 18 pollici, in previsione delle competizioni del 2022; per bagnare artificialmente il circuito, è stato utilizzato il sistema interno per innaffiare.

Il lavoro di risviluppo includeva anche l'installazione di aree di run-off dai colori vivi, per conferire al circuito un look particolare. Ma non è solo una questione estetica: le zone blu e rosse sono realizzate in superfici più abrasive per rallentare le auto che vi passano sopra.

Gli aggiornamenti delle misure di sicurezza hanno consentito al circuito di preservare molte delle sue caratteristiche originarie, in particolare il rettilineo Mistral di 1,8 chilometri e la successiva curva a destra Signes. Anche con l'installazione di una chicane nel mezzo del rettilineo, uno dei migliori punti di overtaking durante il giro, la curva Signes è l'angolo più veloce sul circuito, da prendere in velocità ai 290 km/h.

È decisamente un circuito più difficile di quanto sembri, pur essendo distante anni luce dai circuiti su strada della vecchia scuola, che hanno costituito il passato del GP francese.