Fia Rally Star, a caccia di talenti | Pirelli

Fia Rally Star, a caccia di talenti

Fia Rally Star, a caccia di talenti 01
Fia Rally Star, a caccia di talenti 01

 

Si dice spesso che i piloti di rally siano i più abili naturalmente in tutti gli sport motoristici, data la vasta gamma di terreni e condizioni che devono affrontare, i margini limitati di errore e il fatto che non hanno la possibilità di fare pratica sugli stessi tratti di strada più e più volte, a differenza dei loro colleghi che corrono su pista.

Ma come si diventa piloti di rally? Molti, soprattutto nel Nord Europa, iniziano a guidare sin da piccoli su sentieri sterrati o laghi ghiacciati. Alcuni iniziano dai go-kart, proprio come i futuri campioni di Formula 1. Altri si avvicinano allo sport in seguito, dopo aver conseguito la patente di guida su strada.

Adesso c'è un nuovo modo per arrivarci, grazie a FIA Rally Star: un programma istituito dal massimo organismo internazionale di automobilismo sportivo per portare alla luce talenti di guida da tutto il mondo. Tutto ciò che serve è bravura e desiderio di mettersi alla prova.

 

Fia Rally Star, a caccia di talenti 02
Fia Rally Star, a caccia di talenti 02

Si parte dal videogico, ma non solo

 

Lavorando in collaborazione con le autorità dell'automobilismo sportivo di ciascuna nazione partecipante, FIA Rally Star è alla ricerca di talenti di età compresa tra i 17 e i 25 anni provenienti dal mondo inesplorato degli sport motoristici digitali, utilizzando la più recente versione del videogioco ufficiale del Campionato del mondo di Rally, WRC9. Ma non è necessario essere un mago dei videogiochi, perché è possibile anche dimostrare le proprie abilità al volante di una vera auto di serie partecipando alle prove di slalom.

I candidati selezionati per ciascun Paese avranno la possibilità di qualificarsi in una delle sei finali continentali. Ed è a questo punto che la competizione diventa davvero entusiasmante, offrendo ai finalisti la possibilità di guidare le Cross Car TN5 LifeLive. TN5 sta per le iniziali e il numero di gara di Thierry Neuville, pilota di spicco del Campionato del mondo di Rally, che ha contribuito a sviluppare questi speciali buggy leggeri insieme al fratello Yannick. In pratica sono come auto da rally con telaio a struttura reticolare: la sensazione quando li si guida è molto simile.

Verrà quindi selezionato un pilota da ciascun continente per entrare a far parte del team FIA Rally Star e trascorrere il 2022 partecipando a un programma di addestramento completo, che includerà sei rally in un'auto M-Sport Ford Fiesta Rally3. Quattro piloti saranno infine scelti per gareggiare nel Campionato del mondo di Rally Junior nel 2023, da cui avranno l'opportunità di scalare la classifica e arrivare alle vette del rally. Non male, considerato che tutto parte da un videogioco.

Fia Rally Star, a caccia di talenti 03
Fia Rally Star, a caccia di talenti 03

Investire nei giovani talenti

 

Pirelli, che nel 2021 torna ai vertici del Campionato del mondo di Rally come fornitore unico di pneumatici, è uno dei principali sostenitori del programma FIA Rally Star, che porta avanti l'orgogliosa tradizione dell'azienda italiana nel favorire la promozione di giovani piloti di talento negli sport motoristici, e in particolare nel rally.

Durante il precedente periodo come fornitore unico del Campionato del mondo di Rally tra il 2009 e il 2011, l'azienda istituì il programma Pirelli Star Driver, grazie al quale furono selezionati giovani piloti promettenti nel panorama corse nazionale, offrendo loro la possibilità di affermarsi sulla scena mondiale.

Il programma contribuì a lanciare la carriera di diversi piloti destinati a diventare futuri assi del volante, come il campione mondiale del 2019 Ott Tänak. Dal 2018, Pirelli è fornitore del Campionato del mondo di Rally Junior, che costituirà una parte essenziale del nuovo programma.

Grazie al supporto di Pirelli, FIA Rally Star amplierà il suo raggio di azione, cercando talenti al di fuori delle tappe di rally tramite le selezioni con il videogioco WRC 9 e le prove di slalom. Nel fare ciò, abbatterà una delle principali barriere d'ingresso allo sport: il costo.

Sébastien Ogier, sette volte campione del mondo, una volta pagò una quota di iscrizione di 20 euro per lanciare la sua carriera tramite un programma organizzato dalla federazione francese chiamato “Rallye Jeunes”. Solo tre anni dopo, conquistò il titolo di Campione del mondo di Rally Junior, apprestandosi a dominare il panorama mondiale. Grazie a FIA Rally Star, un'opportunità simile è ora a disposizione degli aspiranti piloti di tutto il mondo.