F1, tutto ciò che occorre sapere sul Bahrain | Pirelli

F1, tutto ciò che occorre sapere sul Bahrain

Cosa rappresenta il Bahrain per gli spettatori?

Il Bahrain International Circuit fu inaugurato nel 2004 quando ospitò la prima competizione di Formula 1 del paese. Da allora è stato teatro di alcune gare veramente entusiasmanti, tra cui un paio di duelli mozzafiato. La contesa del 2014 per la vittoria tra i compagni di squadra della Mercedes Lewis Hamilton e Nico Rosberg fu particolarmente memorabile grazie al loro duello scatenato ruota a ruota all'inizio dell'era della Formula 1 con motori turbo ibridi. C'è poi stato il duello entusiasmante del 2021 tra Hamilton e Max Verstappen, che ha segnato l'inizio della loro rivalità per il titolo del campionato mondiale, durata tutta la stagione.

Nel 2022, Bahrain ospiterà ancora una volta la gara d'apertura della stagione, offrendo per la prima volta agli appassionati la possibilità di ammirare la nuova generazione di auto. Una settimana prima il circuito sarà sede del test ufficiale che anticipa l'inizio della stagione.

Dal 2014, il Gran Premio del Bahrain si tiene in notturna sotto fari artificiali, ambientazione che conferisce ancora più fascino a questo moderno circuito. Lo schema di gara incoraggia i sorpassi, con tre lunghi rettilinei scanditi da una lenta sequenza iniziale di curve. Questo andamento permette ai piloti di sorpassare ed essere risorpassati e la larghezza del tracciato garantisce la possibilità di una corsa su più file. È un circuito molto interessante per gli spettatori che fa sentire il pubblico a proprio agio. Dalla Curva 1 è possibile ammirare emozionanti sorpassi con una visuale mozzafiato.

Com'è il tracciato del Bahrain?

Per i piloti la sfida vera e propria sul circuito del Bahrain è rappresentata dal tortuoso settore centrale. Dall'uscita della Curva 4 dopo il secondo dei due lunghi rettilinei, le auto accelerano in una serie di ampi tornanti. Si susseguono poi un paio di complicati tornanti in discesa: il secondo, la Curva 10 a sinistra, è particolarmente famoso per la facilità con cui è possibile che si blocchi il volante in caso di frenata. Il rettilineo posteriore relativamente breve è seguito da altre ampie curve prima del lungo rettilineo che conduce alla curva finale.

Nel 2020 quando il circuito di Bahrain ha ospitato due weekend di gare consecutivi, per l'ultimo Gran Premio di Sakhir è stato scelto un layout chiamato Outer Circuit, bypassando l'abituale settore centrale. Il percorso alternativo era accidentato e rapido e ha dato del filo da torcere ai piloti. È stato sicuramente più apprezzato del più lungo layout Endurance percorso nel 2010.

Anche il paesaggio desertico del circuito presenta ai piloti particolari sfide, come i venti forti che possono influire sulla capacità di manovra e soffiare sabbia sulla superficie del tracciato, sicuramente molto più abrasivo rispetto alla maggior parte degli altri circuiti, grazie al granito presente sul fondo.

Cosa visitare in Bahrain?

Il nome ‘Bahrain' alla lettera significa ‘due mari' e questo dà un'idea molto chiara di cosa ci si può aspettare da questo Paese. Il clima è caldo tutto l'anno e non mancano gli hotel fronte mare per godersi il tempo libero, con molte isole limitrofe da visitare, come Al Dar. Il Bahrain è ben posizionato in termini di turismo internazionale e i collegamenti di trasporto sono eccezionali. Mantiene una forte identità araba e il consiglio è di visitare il souk Bab el-Bahrain per assaporare le tradizioni e scoprire anche il Royal Camel Farm a Manama. Chi invece cerca più intrattenimento può scegliere Bushido: un ristorante fusion sushi di lusso amato dai piloti. Da non dimenticare il Trader Vics nell'hotel Ritz Carlton, un altro locale frequentato da molti del mondo della Formula 1. International Circuit stesso: è stato costruito dal nulla nel centro del deserto ed è raggiungibile in circa mezz'ora tramite un'autostrada dal centro città, percorso che sembra un riscaldamento per il gran premio stesso…