Due gare sullo stesso circuito a sette giorni di distanza, come per l’Austria in luglio e la Gran Bretagna in agosto. Magia della stagione di Formula 1 2020, quella che resterà negli annali con l’etichetta del Covid ma che ha resistito all’offensiva globale del virus e ha tenuto duro riuscendo comunque a mettere in piedi uno spettacolo stagionale degno dei titoli iridati. Ma Sakhir, teatro dal 2004 del Gran Premio del Bahrein, va oltre: è il primo circuito a ospitare due gare di seguito, o back-to-back come si dice oggi, sullo stesso impianto ma non sullo stesso tracciato. Il Gran Premio in programma domenica 6 dicembre, penultimo atto del Mondiale, si correrà infatti su un circuito in layout diverso da quello visto finora. Non più un tracciato di 5,4 km di sviluppo per una media di 221 all’ora nel giro della pole position (dati 2019, pole di Leclerc su Ferrari, dominatore anche della gara fino a un decisivo guaio tecnico); ma qualcosa di diverso, molto più breve e con un tempo stimato sul giro di circa un minuto se non al di sotto, il che ne farebbe la pista più breve della storia del Mondiale.