F1 GP: tutto sul Red Bull Ring austriaco | Pirelli

F1 GP: tutto sul Red Bull Ring austriaco

COSA VEDERE IN AUSTRIA

Anche se il Red Bull Ring non è il più famoso o impegnativo dei circuiti del Gran Premio, il suo moderno tracciato compatto è comunque in grado di dare vita a competizioni straordinarie.

Originariamente il circuito era chiamato Österreichring ed era estremamente impegnativo: un'esplosione di alta velocità tra le colline della Stiria, che si è poi rivelato troppo pericoloso. L'odierno tracciato più breve è stato ideato da Hermann Tilke ed inaugurato nel 1996 con il nome di A1-Ring, per poi accogliere il ritorno della Formula 1 in Austria l'anno successivo. È poi stato sottoposto a successivi interventi di rinnovo e rinominato Red Bull Ring nel 2011, con il ritorno della F1 tre anni dopo.

La prima parte del giro è dominata da tre rettilinei separati da curve strette e offre ai piloti un'eccellente opportunità di correre nella scia dei rivali con grande gioco di freni.
 
Nel corso degli anni il circuito ha regalato alcuni fantastici sorpassi e ha visto eventi di grande rilievo, come le collisioni tra i compagni del team McLaren Mika Hakkinen e David Coulthard durante il primo giro nel 1999 e dei compagni di scuderia Mercedes Lewis Hamilton e Nico Rosberg durante il primo giro nel 2016, o la battaglia tra Max Verstappen e Charles Leclerc nel 2019. 

GUIDARE IN AUSTRIA

Mentre la prima parte del giro è quella che garantisce più divertimento in termini di competizione, è il resto del giro che offre la massima soddisfazione ai piloti sul giro singolo. Una volta percorso il circuito fino al punto più alto che culmina nella Curva 3 molto stretta, il resto del giro è prevalentemente in discesa fino alla linea del traguardo. 

E mentre la maggior parte del giro è composta da curve a destra, sono le due curve a sinistra che si susseguono al centro del giro ad essere le più veloci – e generare le forze maggiori sugli pneumatici, le auto e i colli dei piloti.

Da lì, la velocità continua a crescere fino alla penultima curva a destra in discesa (che ha preso il nome dal primo campione di Formula 1 austriaco Jochen Rindt) che è cieca, per poi diminuire in uscita, portando i piloti ad utilizzare tutta l'area esterna delle vie di fuga prima di prepararsi ad una corsa pulita dopo la curva finale e nel rettilineo dei box. E lo slancio è il momento chiave alla gara, perché basta poco al rivale per sorpassarti facendo un affondo in frenata...

COSA VISITARE IN AUSTRIA

Tranquillità. Il Gran Premio d'Austria è la competizione più rurale dell'anno, con il paese più vicino, Graz, a circa un'ora di distanza. L'area circostante è popolata da una serie di paesi sparpagliati nella campagna verdeggiante, punteggiata da qualche castello gotico, come quelli del musical The Sound of Music.

Oltre a praticare escursionismo e a gustare la famosa cotoletta alla viennese, non c'è molto altro da fare in queste zone, a parte godersi la competizione (provando in prima persona la gara, grazie alla pista di go kart a marchio Red Bull vicino al circuito). Red Bull è ovunque nell'area: anche attorno al circuito è possibile trovare alcune auto Red Bull di vario tipo in giro, per non parlare dei ritratti dei più famosi piloti austriaci. Sono molto orgogliosi della tradizione locale delle corse.

Competizione a parte, c'è una serie di interessanti musei nei dintorni, da quello sull'aviazione militare a quello sul modellismo ferroviario. Senza dimenticare il vicino Puch Museum, un must per gli appassionati di ciclomotori.

Per quanto possa sembrare paradossale, parte del fascino del Gran Premio d'Austria deriva dalla possibilità di combinare la Formula 1 con il relax, facendone un evento unico nel calendario. Inspira, espira e divertiti.