Cosa abbiamo imparato dal primo test di Formula 1 | Pirelli

Cosa abbiamo imparato dal primo test di Formula 1

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Mercedes è ancora la squadra da battere

Sebbene ci sia molto interesse per il passo con cui hanno girato i piloti Racing Point e molti giornalisti prevedono che il team rosa raggiungerà il podio quest'anno, resta comunque il fatto che i primi due miglior tempi sono stati realizzati dai piloti Mercedes. Il giro più veloce di Valtteri Bottas nell'ultima giornata di test (1m15.732s) è stato di soli tre decimi di secondo più lento del suo record assoluto dello scorso anno. La Mercedes è stata l'unico team a scendere sotto 1 minuto e 17 secondi ai test pre-stagionali di quest'anno e ha anche realizzato il numero di giri maggiore di qualsiasi altra squadra (494). Il che ovviamente conferma questo team come quello da battere, almeno stando a quanto visto finora.

Le auto stanno diventando sempre più veloci

Dopo solo tre giorni, i tempi di quest'anno hanno già surclassato i giri più veloci visti dopo otto giorni interi di test pre-stagionali a Barcellona l'anno scorso. Questo miglioramento è dovuto esclusivamente all'evoluzione delle auto dal momento che le gomme sono esattamente le stesse utilizzate nel 2019, il che significa che c'è una variabile in meno di cui i team devono preoccuparsi. Essendo previsti ulteriori aggiornamenti delle auto per il secondo test (Red Bull, ad esempio, dovrebbe portare molte nuove componenti) e poi anche per la prima gara, è probabile che quest'anno assisteremo a diversi nuovi record di pista.

L'affidabilità attuale è incredibile

Non solo le auto sono veloci, ma ora sono anche sorprendentemente affidabili. Ogni squadra è riuscita a completare più di 300 giri a Barcellona, con 3940 giri in totale nei tre giorni: circa 60 volte la distanza gara del Gran Premio di Spagna. Williams, che lo scorso anno è stata costretta a perdere la prima parte dei test, è stata in realtà il primo team a scendere in pista mercoledì mattina e questa affidabilità è stata vista su tutta la linea: fino all'ultimo giorno non ci sono state molte bandiere rosse. Anche il team che ha completato il minor numero di giri - Haas - è riuscito comunque ad accumularne un totale di 323 nei primi tre giorni.

La pista di Barcellona sta tornando alle sue radici

Barcellona è stata riasfaltata due anni fa e quell'asfalto molto liscio sta ora iniziando a maturare e diventare un po' più ruvido ed abrasivo (un segno distintivo di Barcellona). Di conseguenza, i team hanno preferito utilizzare le mescole più dure della gamma, che sono appunto più adatte alle caratteristiche del circuito di Barcellona. Le gomme più dure hanno anche permesso ai piloti di effettuare stint più lunghi, sebbene Bottas abbia stabilito il suo giro migliore sulla mescola più morbida C5.

Sei giorni di test pre-stagionali sono sufficienti

Quest'anno, il programma dei test pre-stagionali è stato ridotto a sole due sessioni di tre giorni ciascuna (rispetto alle delle due sessioni di quattro giorni effettuate fino allo scorso anno). Ciononostante, i team sono stati tutti in grado di completare il loro lavoro, mentre sia la velocità che l'affidabilità delle auto nuove di zecca dimostrano che a volte meno tempo in pista può dare risultati migliori. Naturalmente anche il bel tempo ha contribuito all'elevata distanza percorsa e i team hanno eseguito stint più lunghi. La McLaren, ad esempio, l'ha definito il loro "miglior inizio dei test da molti, molti anni".

L'innovazione rimane in prima linea in F1

La storia della Formula 1 è sempre stata caratterizzata da idee tecnologiche audaci e innovative: come la fan car Brabham, la Tyrrell a sei ruote o, ad esempio, l'effetto suolo della Lotus. L'ultima novità a supporto di quanto appena detto è il sistema di sterzo a doppio asse (DAS) di Mercedes, visto in azione per la prima volta in assoluto proprio a Barcellona. Nessuno ne sa ancora molto, ma oltre a ridurre la resistenza aerodinamica modificando l'angolo di convergenza dei pneumatici anteriori sul rettifilo, potrebbe anche aiutare a tenere sotto controllo la temperatura dei pneumatici. Solo un altro esempio di come la Formula 1 sia la massima espressione della creatività tecnologica.