Hannu Mikkola, il finlandese che ha dominato il mondo

Hannu Mikkola viene associato in particolare a due delle auto da rally più rappresentative: la Ford Escort e l'Audi Quattro. Se da una parte la Ford è stata la sua preferita a livello personale, è con l'Audi che si aggiudica il suo unico titolo di Campione mondiale di rally nel 1982.

La sua carriera inizia però al volante di una Volvo PV444 – l'auto di famiglia, che l'allora ventunenne prende segretamente 'in prestito' per gareggiare in occasione del suo primo rally. Si aggiudica il quinto posto nella classifica generale e il primo posto nella sua classe.

A causa del suo impegno negli studi di ingegneria e della mancanza di denaro da spendere per il rally, la carriera di Mikkola non decolla immediatamente, ma poi, grazie al sostegno di un importatore locale, il pilota inizia a gareggiare regolarmente alla guida di una serie di diversi modelli di Volvo. Nel 1967, si aggiudica il terzo posto nel Rally dei 1000 Laghi (che diventerà poi l'edizione finlandese del Campionato mondiale di rally) dietro ai già affermati compatrioti Timo Makinen e Simo Lampinen – e davanti alle Ford.

L'anno successivo la Ford ingaggia Mikkola per guidare una delle sue Escort in Finlandia e lui porta a casa la vittoria. Ripete poi l'impresa sia nel 1969 che nel 1970, e nel 1972 Mikkola è il primo pilota europeo a vincere il Safari Rally. Il suo posto nella storia è quindi assicurato.

Mikkola vince un altro Rally dei 1000 Laghi per la Ford nel 1974 per poi rappresentare una serie di altri produttori negli anni successivi. Nel 1975, per esempio, si aggiudica il secondo posto a Monte Carlo e in Portogallo alla guida di una Fiat 124 Abarth (con pneumatici Pirelli), vince in Marocco alla guida di una Peugeot 504 e si aggiudica un'altra vittoria nel Rally dei 1000 Laghi gareggiando per la prima volta per Toyota. Sempre vincitore alla guida di qualsiasi auto.

Torna però alla Ford nel 1978 e un anno dopo per poco gli sfugge il titolo di Campione mondiale di rally, perdendo per un solo punto contro il suo grande amico Bjorn Waldegard. Mikkola porta l'Escort alla vittoria in Portogallo, Nuova Zelanda e Gran Bretagna ed inoltre strappa a Waldegard la vittoria nel rally conclusivo della stagione in Costa d'Avorio, dove entrambi corrono con Mercedes-Benz.

Mikkola decide poi di passare all'Audi per mettere alla prova il nuovo modello Quattro, scommettendo sulla rivoluzionaria tecnologia basata sulla trazione integrale. La sfida è vinta: Mikkola vince la seconda gara in Svezia nel 1981 prima di confermare il potenziale dell'Audi Quattro anche su fondo sterrato, terminando l'anno con la vittoria al RAC.

Poi nell'era del Gruppo B, la velocità di sviluppo è così elevata che Mikkola soffre di grande incostanza nel 1982. La sua sesta vittoria nel Rally dei 1000 Laghi ed un'altra vittoria al RAC arrivano troppo tardi, per questo è il suo compagno di squadra Michele Mouton che lotta contro l'Opel di Walter Rohrl per il titolo.

Il 1983 è comunque un anno di successi e Mikkola ottiene il titolo di campione del mondo all'età di 41 anni. Ad oggi è il pilota più anziano ad essersi aggiudicato il titolo di campione del mondo di rally. Tra le sue quattro vittorie di quell'anno va ricordata la settima vittoria in casa, un record che ad oggi condivide solo con Marcus Gronholm.

Dopo essere arrivato secondo dopo Stig Blomqvist a cui va il mondiale nel 1984, Mikkola continua a gareggiare con presenze occasionali per l'Audi, aggiungendo addirittura la sua 18a vittoria al Campionato Mondiale di rally (record di quel momento) in occasione del Safari 1987, prima e unica vittoria dell'Audi nell'epica competizione in Africa. Dopo un periodo di quattro anni con Mazda, Mikkola chiude il sipario sulla sua carriera nel campionato mondiale di rally in Finlandia nel 1993 alla guida di una Toyota Celica, all'età di 51 anni. Ottiene il settimo posto nella classifica generale: competitivo fino alla fine.

Nel 1970, al volante di una Ford Escort Mk1 (registrata FEV 1H) Hannu vince la Coppa del Mondo Rally Londra/Messico, durata per oltre un mese su un percorso di oltre 25.000 chilometri. In termini di resistenza quest'auto non è seconda a nessuno, superando circa 20 paesi e 32 tappe individuali spesso più lunghe di 1200 km.

Entusiasta di questo importante successo, Ford lancia un'auto da strada commemorativa chiamata 'Escort Mexico', realizzandone 10.352 esemplari con strisce distintive e scocca rinforzata (per uso competitivo). Potenza di 86 cavalli grazie al motore con quattro cilindri in linea 1599cc, in grado di raggiungere anche velocità di 159 km/h.

Nasce così la ‘special edition' automobilistica e la ‘Mexico', grazie a Hannu, diventa una delle Ford più amate dai collezionisti e apprezzate per essere concepite in funzione del guidatore.

Si arriva poi al 1995, quando Hannu porta alla vittoria una riproduzione dell'auto faticosamente costruita, questa volta registrata con H1 FEV, ad una replica dell'evento. Questa auto è attualmente custodita nel museo Ford e occasionalmente fa la sua comparsa ad eventi come Goodwood.