Austria: una nazione tranquilla che fa molto rumore nella Formula 1 | Pirelli

Austria: una nazione tranquilla che fa molto rumore nella Formula 1

Austria: una nazione tranquilla che fa molto rumore nella Formula 1 01
Austria: una nazione tranquilla che fa molto rumore nella Formula 1 01

I migliori campioni austriaci

 

Per essere una nazione piccola, l'Austria può vantare un bel curriculum, ricco di nomi di piloti trasformatisi in vere e proprie star. Il compianto Niki Lauda è probabilmente il più famoso; si tratta di uno dei massimi campioni sportivi al mondo, e pensare che la famiglia avrebbe sognato per lui una brillante carriera da uomo d'affari piuttosto che da eccellente pilota delle corse. Cinque anni prima che Lauda conquistasse il suo primo titolo, il suo connazionale Jochen Rindt divenne l'unico vincitore postumo di un campionato, a seguito del decesso avvenuto nel 1970, durante il Gran premio italiano di Monza. Rindt, nato in Germania ma cresciuto a Graz, è stato una delle primissime superstar della Formula 1: una legenda più duratura della sua stessa vita terrena, il cui glamour in stile Rock & Roll era tale da portarlo a indossare nel paddock un cappotto lungo di pelliccia. "Su chiunque altro sarebbe risultato del tutto ridicolo, ma su Jochen era un indiscutibile trionfo di sontuosità", scrive Lauda nella sua autobiografia.

Dopo di lui, nessun altro pilota austriaco riuscì ad eguagliare gli stessi eccellenti risultati, ma Gerhard Berger fu il suo successore di maggior successo, con 10 Gran premi vinti durante una prestigiosa carriera con alcuni dei migliori team del settore, tra cui McLaren, Ferrari, Benetton. Tornando agli inizi della carriera, Berger fu il primo pilota a essere sponsorizzato da una piccola società austriaca, nel tentativo di farsi un nome per conto proprio sulla scena mondiale. Quella società si chiamava Red Bull e il successo di Berger fu una delle ragioni per cui la società riuscì a far breccia nel settore del motorsport. Senza Gerhard Berger, è altamente improbabile che oggi avremmo il Red Bull Ring, o perfino Max Verstappen.

 

Il Signore dei... Ring

 

Il circuito è noto con il nome di Red Bull Ring, a seguito di una ristrutturazione globale dopo l'acquisto da parte del gigante delle bevande energetiche, avvenuto nel 2004; le origini della pista risalgono tuttavia al vecchio Osterreichring anni '60, il quale fu successivamente ribattezzato A1 Ring.

Il circuito non ha nulla a che vedere con la lunghezza e le velocità che consentiva in passato, ma il coinvolgimento di Red Bull, vero deus ex machina locale, ha radicalmente trasformato il luogo e l'intero sport. Tuttavia, il team locale ha vinto solo due volte, nel 2018 e nel 2019, grazie a Max Verstappen.

Red Bull è ovunque, basta guardarsi attorno. Sponsorizza le squadre di calcio, le squadre di sci e possiede perfino una flotta di aeroplani nell'Hangar Sette di Salisburgo. Ogni anno, durante il Gran Premio austriaco, si tiene una parata aerea, dove uno dei fiori all'occhiello è un Douglas DC6, costruito nel 1958, in alluminio lucidato con livrea Red Bull. Dietrich Mateschitz, l'ultramiliardario proprietario della società, spesso vola da solo come membro della famosa flotta, battezzata "Flying Bulls", di cui il DC6 è la flagship. Per quanto riguarda gli stunts, nessuno sa farlo meglio di Red Bull ed è probabilmente questo il motivo per cui ha venduto la strabiliante quantità di 7,9 miliardi di lattine lo scorso anno.

 

Austria: una nazione tranquilla che fa molto rumore nella Formula 1 02
Austria: una nazione tranquilla che fa molto rumore nella Formula 1 02

Fare la differenza

 

Di recente, tutto si è concentrato su Mercedes versus Red Bull in Austria, ma la sorpresa ancora maggiore è il titolare in carica del record di giri in pista dello scorso anno: Carlos Sainz, con il migliore giro sul circuito a 1m05.619s al volante di una McLaren. Quest'anno, i tempi dei giri al Red Bull Ring potrebbero essere perfino più rapidi dato che, per la prima volta, vengono separati gli pneumatici scelti per i due Gran premi.

Proprio come lo scorso anno, nel Red Bull Ring si terranno due gare in due weekend consecutivi, ma questa volta i tre pneumatici più morbidi della linea di Pirelli F1 verranno utilizzati per la seconda gara: uno step più duro rispetto ai composti selezionati per il primo weekend. Gli pneumatici più morbidi permettono velocità maggiori, nonostante le auto siano più pesanti e leggermente più lente quest'anno, con una riduzione del 10% in termini di carico aerodinamico. Il ritmo costante dell'evoluzione dimostra che gli ingegneri del team riescono sempre a fare la differenza.

Con Red Bull più vicina che mai a sollevare di nuovo il titolo dal 2013, si prevede un'entusiasmante doppietta di weekend di corse sul territorio nazionale. Anche le colline fanno il tifo!