Ari Vatanen: 40 anni fa la vittoria nel Mondiale Rally con Pirelli | Pirelli

Ari Vatanen: 40 anni fa la vittoria nel Mondiale Rally con Pirelli

Da qualche anno il Mondiale Rally – tecnicamente il WRC – allinea al via poche squadre e un numero limitato di piloti. Negli anni '80 c'erano sino a 15 team con una sessantina di piloti a punti. Ecco perché il successo iridato di Ari Vatanen, 40 anni fa, merita adeguata celebrazione: il campione finlandese è stato sino al 2017, l'unico pilota privato a conquistare il titolo. Lo fece con una Ford Escort RS1800 del Rothmans Rally Team, che si servì dei pneumatici Pirelli. Una impresa straordinaria in un anno memorabile per il rally. Bastano altri due avvenimenti per ricordarlo: il primo trionfo di un equipaggio femminile nella storia  (l'italiana Fabrizia Pons e la francese Michelle Mouton al Rally di Sanremo) e il debutto di una vettura quale l'Audi quattro, la prima con la trazione integrale, destinata a diventare una delle più geniali soluzioni tecniche per l'auto di serie.

Titoli in serie

Va detto che Pirelli non era nuova ai massimi livelli. Al fianco di Lancia nella tripletta dal 1974 al 1976 (quando c'era in palio unicamente il titolo Costruttori), la Casa della Bicocca fornì successivamente le gomme alla Fiat 131 Abarth che conquistò il Mondiale nel 1977 e 1978, quando venne creata una Coppa FIA per i piloti che finì nelle mani rispettivamente di Sandro Munari e del tedesco Walter Rohrl. Poi ancora nel 1980, sempre con la stessa vettura e Rohrl che vinse il Mondiale Piloti, ufficializzato l'anno precedente. Nel'81, al via della manifestazione si presentarono ben 14 Case e alla fine della stagione ben 70 guidatori avevano conquistato almeno un punto nel campionato, articolato su 12 gare.

Ari Vatanen: 40 anni fa la vittoria nel Mondiale Rally con Pirelli
Ari Vatanen: 40 anni fa la vittoria nel Mondiale Rally con Pirelli

Insieme a David Richards

Ari Pieti Uolevi Vatanen non è un intruso nel Mondiale Rally. Nato e cresciuto nella Finlandia – terra dei rallisti  - nel 1970, a soli diciotto anni esordisce da professionista e quattro anni dopo prende parte per la prima volta al Mondiale nel Rally dei 1000 Laghi. La svolta è il passaggio al Rothmans Rally Team, ricca scuderia privata, che si serve delle Ford, e l'incontro con David Richards, all'epoca 28enne ragazzo inglese di grandi ambizioni che è riuscito a realizzare, alla luce della importante carriera manageriale nella F.1 e nell'automotive. L'equipaggio inizia a trovare la quadra nell'80, imponendosi nel Rally dell'Acropoli.  L'anno seguente, il capolavoro. Con tre successi (ancora il Rally dell'Acropoli, l'inedita corsa in Brasile e il famoso Mille Laghi in Finlandia), chiudono la classifica con 96 punti, superando proprio all'ultima prova – il RAC in Gran Bretagna -  i francesi Guy Frequelin e Jean Todt (si, proprio il presidente della FIA ed ex-d.t. della Ferrari), costretti al ritiro con la loro Talbot Sumbeam Lotus. 

Il re della ‘Dakar'

Dopo quel trionfo, Vatanen corse ancora nel Mondiale Rally, vincendo sei gare (una con l'Opel Ascona 400 e cinque con la Peugeot 205 Turbo 16) e contribuendo nell'85 al titolo della Casa transalpina tra i costruttori. Poi un terribile incidente nella prova in Argentina, lo mise fuori gioco per quasi due anni. Al rientro, ebbe l'intuizione di cimentarsi nelraid Parigi-Dakar, cogliendo subito la vittoria con 205 T16 nel 1987. Vatanen vinse questa competizione quattro volte, con la Peugeot nel 1987, 1989 e 1990, e con la Citroën nel 1991 . Molto probabilmente avrebbe vinto anche l'edizione del 1988, ma gli venne incredibilmente rubata l'auto proprio quando era il leader della corsa. In ogni caso, detiene ancora oggi il record di successi di tappa, ben 50 . Con la Peugeot, Vatanen ha vinto anche la Pikes Peak, con un tempo rimasto imbattuto per sette anni. Alternando qualche rally ai raid, il finlandese ha gareggiato sino al 2008. Si è anche impegnato in politica, facendosi eleggere due volte all'Europarlamento, prima per un partito della sua patria di origine e poi per uno francese, visto che abita nel Sud del Paese da una ventina di anni. Nel 2009, tentò la scalata alla FIA ma venne sconfitto da Jean Todt: però, la battaglia vera l'aveva vinta sulle strade del mondo nel 1981.